Alessia De Rosa è attrice, insegnante, regista, visionaria, ideatrice di progetti artistici e culturali, dalla progettazione alla realizzazione, anima in continua ricerca e confronto.
La sua formazione e la sua successiva attività professionale procedono su due binari. Da una parte consegue una formazione tecnica presso la Scuola di Ingegneria dell’Università degli Studi di Firenze, dove si laurea, ottiene il dottorato di ricerca e resta per circa venti anni come ricercatrice. Dall’altra parte, alla formazione tecnica affianca la formazione artistica. Dopo essersi diplomata nel 2001 presso la Scuola di recitazione “Il Genio della Lampada”, rimane coinvolta nella stessa scuola come insegnante e regista, e in parallelo entra a far parte della compagnia teatrale “Down Theatre”, alla quale contribuisce in maniera significativa per la nascita dello spazio teatrale off “Lo Scantinato”. Nel corso degli anni, arricchisce il lavoro sulla recitazione con quello sulla esplorazione delle capacità espressive del corpo e della voce, seguendo numerosi seminari e lezioni individuali con: Kaya Anderson (Roy Hart Theatre), Francesco Lori, Simone Polacchi, Alessio Targioni, Alessandro Fantechi, Gigi Biolcati, Cristiana Morganti, Kenji Takagi, Claude Coldy, Gilles Coullet, Samuele Cardini, Ciro Masella. Intraprende inoltre un lavoro profondo sul movimento autentico con Piera Pieraccini.
Nel 2017 apre, insieme ad Andrea Bruni, l’Associazione Culturale ZERA, riuscendo finalmente ad integrare le sue passioni e a mettere a frutto le sue molteplici esperienze formative e lavorative. Si allontana dal settore prettamente tecnico, ma continua a dare spazio alla sua inclinazione per la ricerca, indagando le esperienze del bello nelle differenti forme della vita: l’arte, l’incontro con l’altro, la conoscenza del sé, la natura.
Negli ultimi anni partecipa come attrice o regista a numerosi spettacoli: SPAZI (di cui è anche autrice), Oblò, In Assenza, Desmond, Bruno lo Zozzo in Teatro, L’uomo che piantava gli alberi, Camicia su Misura, La bellezza del tempo, Ascosa Veritade, Marcovaldo, Nodi, Cabaret o quello che è, Bruno lo Zozzo e il Megapanettonesauro, Un ombrello rosa a Kabul, Le parole della Bambina, Le città invisibili, Un menù di risate.
È formatrice teatrale nel percorso Palco Libera Tutti, in alcuni laboratori di specializzazione, nei centri estivi teatrali. Dal 2018 è docente e regista all’interno dei percorsi teatrali che seguono il modello tedesco Project FabrickÒ, nei quali il teatro è strumento per l’attivazione delle risorse personali: guida gruppi di giovani disoccupati o socialmente in difficoltà, sul territorio di Firenze e Prato.